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venerdì 31 marzo 2023

Corrado Calabrò

Sono 23 i libri di poesie pubblicati in Italia da Corrado Calabrò e  34 quelli pubblicati all’estero, in 20 lingue: sette in spagnolo; cinque in svedese; cinque in inglese; due in francese, russo, ungherese, ucraino, portoghese; uno in tedesco, rumeno, serbo, greco, polacco, danese, ceco.

Tra i principali libri: Una vita per il suo verso, Oscar Mondadori, 2002,  La Stella promessa, Lo Specchio Mondadori, 2009; Quinta Dimensione, Oscar Mondadori, 2021, che è il suo ultimo in Italia. All’estero Astroterra, Kiev, 2020, e Quinta dimensión, Sial Pigmalión, 2022.

Delle sue poesie sono stati fatti anche vari compact disks con le voci  di Achille Millo, Riccardo Cucciolla, Giancarlo Giannini, Walter Maestosi, Paola Pitagora, Alberto Rossatti, Daniela Barra. I suoi testi sono stati presentati in teatro, in recital-spettacoli, in 34 città italiane e anche all’estero. Il suo poemetto Il vento di Myconos è stato trasposto in musica classica.

Per la sua opera letteraria è stata conferita a Calabrò la  laurea honoris causa dall’Università Mechnikov di Odessa nel 1997,  dall’Università Vest Din di Timişoara nel 2000 e dall’Università statale di Mariupol nel 2015. Per il suo libro  Acuérdate de Olvidarla (Ricordati di dimenticarla), gli è stato assegnato nel 2015 il Premio Internacional de Literatura Gustavo Adolfo Bécquer. Nel 2016 l’Università Lusófona di Lisbona ha attribuito a Corrado Calabrò il Riconoscimento Damião de GóisPer Quinta Dimensión è stato assegnato a Calabrò il Premio Escriduende, il 12 giugno 2022 a Madrid con la motivazione: “Corrado Calabrò es autor de los versos más memorables que se han escrito en italiano durante los últimos sesenta años”. ( Luis Alberto De Cuenca)

Nel luglio 2018 l’Unione Astronomica Internazionale, su proposta dell’Accademia delle Scienze di Kiev, ha dato all’ultimo asteroide scoperto il nome di Corrado Calabrò “per avere rigenerato la poesia aprendola, come in sogno alla scienza”.

  

Qualifica: socio onorario

Iscrizione all’Associazione: 24/09/2018 (Verbale n°09/2018)

Numero tessera sociale: 17/2023

Scadenza tessera sociale: NESSUNA

Inserimento scheda biobibliografica: 31/03/2023

venerdì 8 aprile 2022

Guido Oldani

Guido Oldani (Milano, 1947) vive a Melegnano (MI), poeta e fondatore del Realismo terminale. Ha esordito nel 1985 con la raccolta Stilnostro prefata da Giovanni Raboni. Da allora non sono mancate opere, collaborazioni a riviste, presenze in contesti culturali nazionali e all’estero. Suoi testi sono comparsi in numerose riviste tra cui «Alfabeta», «Paragone» e «Kamen». Tra le opere pubblicate si citano Il cielo di lardo (2008) e l’importante Realismo terminale (2010) che codifica gli elementi distintivi di questa nuova sensibilità da alcuni definita movimento, da altri nuova-avanguardia, ravvisandone la peculiare visione dell’autore della poesia e del mondo dove la natura è sempre più sostituita da oggetti. Attorno a questa “filosofia” nasceranno “a cascata” vari altri manifesti, dizionarietti, testi sussidiari di cui è autore o co-autore, tesi a meglio esplicitare questa nuova concezione e che creeranno un’ampia schiera di seguaci, tra partecipazioni ad antologie e incontri sul territorio, i cosiddetti realisti terminali. Tra di esse si segnalano Novecento non più. Verso il Realismo Terminale (2016), a cura di Diana Battaggia e Salvatore Contessini e Luci di posizione. Poesie per il nuovo millennio (2017) a cura di Giuseppe Langella, altro teorico del Movimento. Oldani è autore di varie opere: E hanno visto il sesso a Dio. Testi poetici per agganciare il cielo (2000-2019) (2019) e Dopo l’Occidente. Lettera al realismo terminale (2021). Alcune sue poesie sono state tradotte in altre lingue. Numerosi gli interventi critici, i saggi e gli approfondimenti che, nel tempo, tanto in rivista che in volume, sono stati dedicati alla sua attività poetica tra i quali si ricordano: La faraona ripiena: bulimia degli oggetti e realismo terminale (2012), a cura di Elena Salibra e Giuseppe Langella; Dizionarietto delle similitudini rovesciate (2014), a cura Luisa Cozzi; Alla rovescia del mondo (2008), a cura di Amedeo Anelli e Oltre il 900 (2016), a cura di Amedeo Anelli. Nel 2021 (notizia “Ansa” del 14/07/2021) il suo nome è stato candidato per il Premio Nobel per la Letteratura. La candidatura è stata avanzata congiuntamente dall’editore Fiorenza Mursia e da intellettuali di tutto il mondo tra cui gli italianisti Giuseppe Langella, Caterina Verbaro, Daniele Maria Pegorari, Daniela Carmosino, la presidente della fondazione di poesia “Il Fiore” Giuseppina Caramella, l’artista svedese Françoise Ribeyrolles-Marcus, i poeti cinesi Jidi Majia e Gao Xing, il russo Gennadij Šlapunov, presidente della Fondazione per il dialogo eurasiatico tra culture e civiltà, lo statunitense Major Jackson e il sudafricano Zolani Mkiva. Vincitore del Premio Speciale “Alla Carriera” in seno al X Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (2021).

 

 

CONTATTI

Pagina Facebook dedicata

Pagina FB sul “Realismo terminale”

 

Qualifica: socio onorario

Iscrizione all’Associazione: 26/02/2022 – Verbale nr. 01/2022

Numero tessera sociale: 139

Scadenza tessera sociale: Nessuna

Inserimento scheda biobibliografica: 08/04/2022

Anna Manna

Anna Manna (Gaeta, LT, 1949) dal 1957 vive a Roma. Figlia d’arte, essendo suo padre lo scrittore Gennaro Manna (1922-1990). Poetessa, scrittrice, critico letterario, organizzatrice di eventi culturali a Roma e non solo, ideatrice e fondatrice di premi letterari di importanza nazionale. Per la poesia ha pubblicato Il raggio ridente di marzo (1994), La Madonnella al porto (1996), Fragole e latte (1999), A Largo della polveriera (2000), Poesie per Karol (2005), Le rosse pergamene. Poesie d’amore 1972-2001 (2000), Maree amare – Mare e amare (2007), Umili parole e grandi sogni. 5 poesie per 3 pontefici (2013), Meteorite (2015), Le poesie di Monteluco (2016), Migranti. A passi nudi, a cuori scalzi (2016) - scritto con Daniela Fabrizi), Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori (2020). Sue poesie figurano in molte antologie e riviste e sono state tradotte in lingue straniere. Per la narrativa: A largo della polveriera (2002), I cocci in bocca (1998), Una città, un racconto (2012). Per la saggistica: Noi donne fallibili e degne di miracoli (1995), Il poeta della ferriera (2004 - scritto con Giorgio Carpaneto e Mauro Cavallini), L’illimite- Incontro con Corrado Calabrò a cura di Anna Manna (2014), Il gatto di Schroedinger sonnecchia in Europa (2014). Nel 2001 ha fondato il progetto letterario “Le rosse pergamene” che si esprime prevalentemente mediante il premio letterario omonimo di rilevanza nazionale e ideato e coordinato numerose tavole rotonde, conferenze, incontri con autori (soprattutto a Roma ma anche a Spoleto, L’Aquila e Urbino). Ha vinto numerosi premi letterari (tra cui il Premio Teramo per il racconto, il Zirè d’oro dell’Aquila, il Premio Calliope a Roma, etc.), hanno scritto di lei poeti, critici e giornalisti di primo piano della scena nazionale e non solo. Vincitrice del Premio Speciale “Alla Cultura” in seno al X Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” dell’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (2021).

 

 

CONTATTI

E-mail: anna.manna49@virgilio.it

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Qualifica: socio onorario

Iscrizione all’Associazione: 26/02/2022 – Verbale nr. 01/2022

Numero tessera sociale: 138

Scadenza tessera sociale: Nessuna

Inserimento scheda biobibliografica: 08/04/2022

 

 

 

 

mercoledì 6 aprile 2022

Valerio Castrignano

Valerio Castrignano nasce nel 1989 a Monopoli (Bari). Cresce a due passi dal mare e con una forte passione per la scrittura e la lettura. Si innamora da giovanissimo del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi e dell’Inferno di Dante. È colpito dal linguaggio medievale, dalla musicalità dei suoi suoni. Da adolescente coltiva la sua passione per la poesia, scrivendo ai bordi dei libri nei momenti più noiosi della sua giornata scolastica. A vent’anni inizia ad impegnarsi in battaglie ambientali e politiche. Durante un volantinaggio per il Referendum del 2011 conosce un editore che lo invita a scrivere per un giornale locale. Qui pubblica oltre ad articoli e commenti anche alcune poesie. Nel 2014 partecipa alla fondazione del periodico locale Maestrale di cui diviene caporedattore e editorialista. Fonda anche alcune pagine di satira locale. Si laurea in Giurisprudenza a Bari e frequenta il Master in Giornalismo di Bologna. Nel suo periodo bolognese scrive di politica, cultura, economia, cronaca, sport, divulgazione scientifica, ambiente e perfino gastronomia su Incronaca, sull’edizione di Bologna del Corriere della Sera, per il Resto del Carlino e sugli organi di informazione del Club alpino italiano. Torna al Sud dopo la fine del primo Lockdown alla ricerca del suo mare. Continua a raccontare Bologna a distanza scrivendo per Cubo, Circolo università di Bologna. Fonda, con amici sparsi in varie regioni d’Italia il sito “Ventuno”, con cui cerca di diffondere le sue idee sull’importanza di un “nuovo umanesimo” e sulla riscoperta dell’identità del Mediterraneo come luogo di superamento dei conflitti tra civiltà. A questi temi dedica la pagina Instagam “Nuovo umanesimo Mediterraneo”. Nel 2021 pubblica la sua prima raccolta di poesie “Tramonto, notte, alba e Resurrezione” con Robin Edizioni. Oltre a poesie e articoli, compone risotti, meme satirici e lunghe camminate.

 

 

Qualifica: socio ordinario

Iscrizione all’Associazione: 06/04/2022 – Verbale nr. 02/2022

Numero tessera sociale: 150

Scadenza tessera sociale: 31/12/2022

Inserimento scheda biobibliografica: 06/04/2022

Luigi Paolino Franzese

Luigi Paolino Franzese nasce a Cassano allo Jonio (CS) il 29 giugno 1969. Dopo la scuola media frequenta a Cassano allo Jonio l’istituto tec...